In esposizione alla Galleria Pigna, dal 10 al 14 novembre 2016, ha avuto luogo la mostra fotografica di Alessandro Fagiolo dedicata a tre temi di sicuro interesse, La mia India, Roma con gli occhi dei turisti e La Forma e l’Acqua.
Tre itinerari fotografici vertiginosi che fanno vivere, rispettivamente, nella prima stanza l’India, attraverso l’obiettivo del fotografo che ha saputo catturarla nei suoi colori, negli scenari suggestivi di foto scattate all’alba o al tramonto per immortalare giochi di luci e ombre, unici nel loro genere come il sole sorge sulle acque del Gange o su altri corsi d’acqua che sembrano argentati; una particolarità che puo’ essere immortalata solo in determinati momenti diurni e notturni.
L’India immortalata dalle foto di Alessandro Fagiolo è in grado di offrire qualcosa in più rispetto ad un semplice book turistico perché ogni immagine cerca di raccontare un tema, una tonalità o semplicemente un colore caratteristico, mostrando al tempo stesso sia la bellezza dei paesaggi e dei monumenti tipici che la povertà, condizione nota a chiunque conosca l’India, nazione dalle mille contraddizioni e suggestioni spirituali tra miseria e bellezza trascendentale.
Come vedono Roma i turisti? Domanda sicuramente interessante cui molti cittadini romani non prestano alcuna attenzione, poiché sono abituati al massiccio flusso di gente da tutto il globo in visita alla Città Eterna.
Per i turisti, il viaggio a Roma è qualcosa di unico che racconteranno ad amici, parenti e figli, e per questa ragione immortalano scorci e ogni tratto di storia che si materializza attorno a loro, mostrando uno stupore e, spesso, un amore verso Roma maggiore di quello dei suoi abitanti.
L’ultimo percorso fotografico, La Forma e l’Acqua, è un vero e proprio viaggio tra i monumenti storici romani, partendo dalle fontane per arrivare al Tempio di Vesta e al Gasometro, che riprende proprio le forme del celebre tempio, come se gli architetti e gli ingegneri romani continuino a seguire le stesse forme a distanza di secoli. Foto che mostrano la Roma monumentale in una chiave quasi mistica e che fanno ammirare ancora di più le bellezze che abbiamo attorno.
Christian Vannozzi